THAI NGUYEN, Vietnam—Venti gatti e gattini, alcuni non ancora svezzati, che stavano per essere affogati in un macello di Thai Nguyen, in Vietnam, hanno avuto una seconda possibilità di vita dopo che il proprietario ha chiesto aiuto alla squadra locale di Humane Society International per chiudere definitivamente la sua attività. Il trentasettenne Pham Quoc Doanh ha gestito il suo ristorante e macello di carne di gatto per cinque anni, annegando fino a 300 gatti al mese da servire ai clienti come piatto chiamato “thịt mèo” (carne di gatto) e “tiểu hổ” o “piccola tigre”. Il rammarico per l’uccisione degli animali, e in particolare la consapevolezza che molti erano animali domestici rubati, lo ha portato a decidere di uscire definitivamente dal commercio.
La chiusura dell’attività del signor Doanh e il salvataggio dei gatti fanno parte del programma “Models for Change” di Humane Society International (HSI), lanciato l’anno scorso in Vietnam dopo aver operato con successo in Corea del Sud dal 2015. Il programma ha finora chiuso due macelli/ristoranti per cani e un macello/ristorante per gatti a Thai Nguyen.
Il signor Doanh ha dichiarato: “Da un po’ di tempo sento il sincero desiderio di abbandonare il crudele business della carne di gatto e passare a qualcos’altro il prima possibile. Se penso a tutte le migliaia di gatti che ho macellato e servito qui nel corso degli anni, è sconvolgente. Il furto di gatti è così comune in Vietnam che so che molti dei gatti venduti qui erano gli amati compagni familiari di qualcuno, e mi dispiace molto per questo. Mi rende felice sapere che, grazie a HSI, mia moglie ed io possiamo lasciarci alle spalle il commercio di carne di gatto e ricominciare da capo, continuando a servire la comunità locale senza più far parte di questo commercio brutale e alimentato dalla criminalità. Voglio che il commercio di carne di cane e di gatto sia vietato in Vietnam”.
Grazie a una sovvenzione una tantum fornita da HSI, il signor Doanh sta avviando un negozio di alimentari. Come parte dell’accordo, ha consegnato a HSI i restanti venti gatti e gattini del suo mattatoio, in modo che potessero essere salvati e dati in adozione a livello locale. I soccorritori di HSI hanno messo in salvo i gatti traumatizzati l’ultimo giorno di attività del macello e hanno assistito all’abbattimento dell’insegna “carne di gatto” del ristorante, simbolo della sua uscita dal commercio di carne di gatto.
Quang Nguyen, Responsabile del programma vietnamita di Humane Society International per gli animali da compagnia ha dichiarato: “Siamo entusiasti della prima chiusura di una attività di commercio di carne di gatto che abbiamo operato in Vietnam e speriamo che sia la prima di molte altre, dato che sempre più persone come il signor Doanh si allontanano da questo commercio crudele. Sebbene la maggior parte dei vietnamiti non mangi carne di gatto, persiste la credenza che il consumo possa curare la sfortuna, e l’entità delle sofferenze è sorprendente. Questi venti gatti e gattini fortunati sono sfuggiti a un destino terribile e troveranno una casa amorevole, ma il nostro lavoro continua per vedere implementato, a livello nazionale, un divieto al commercio di carne di gatto, attività che porta dolore e angoscia a così tante persone”.
Si stima che in Vietnam vengano uccisi il consumo umano circa un milione di gatti all’anno, tutti animali domestici rubati o randagi strappati dalle strade. I commercianti usano esche alimentari per attirare i gatti in trappole a molla fatte in casa. I sondaggi mostrano che ben l’87% delle persone ha subito il furto di un animale domestico o ha un conoscente a cui è stato rubato. In Vietnam, il furto di animali domestici sta diventando un problema sociale crescente., con una popolazione sempre più amante degli animali e proprietaria di animali domestici, frustrata dalla mancanza di forze dell’ordine che proteggano i loro animali da ladri e commercianti senza scrupoli. Oltre al furto di animali domestici, sono stati segnalati anche camion carichi di gatti vivi e macellati che attraversano il confine con la Cina. I gatti (e i cani) vengono spesso trasportati per distanze incredibili attraverso il Vietnam, persino nella stiva degli autobus passeggeri, spesso viaggiando per più di 24 ore senza pause, cibo o acqua, in condizioni soffocanti; molti muoiono durante il viaggio.
Un recente sondaggio d’opinione realizzato da Nielsen* (ottobre 2023) e commissionato da HSI, rivela che la carne di gatto è consumata da una relativa minoranza della popolazione vietnamita (21%), mentre la maggioranza (71%) è favorevole a un divieto al consumo e al commercio di carne di gatto. I motivi principali per cui non si consuma carne di cane e gatto sono la convinzione che si tratti di animali da compagnia e l’avversione per la crudeltà sugli animali.
Tutti i gatti salvati dal macello del signor Doanh sono stati portati in un rifugio realizzato ad hoc presso l’Università di Scienze Agrarie e Forestali di Thai Nguyen, dove sono stati vaccinati contro la rabbia e riceveranno cure veterinaria prima di essere resi disponibili per l’adozione localmente.
Fatti relativi al commercio di carne di gatto
- I piatti a base di carne di gatto sono particolarmente diffusi nella capitale Hanoi e nella provincia settentrionale di Thai Binh.
- Nel 2018, nove casse frigo contenenti quasi una tonnellata di gatti congelati è stata intercettata tra la provincia di Dong Nai, nel sud, e quella di Thai Binh, nel nord.
- Nel 1998, il Primo Ministro ha emanato una direttiva che vietava la caccia, la macellazione e il consumo di gatti nel tentativo di incoraggiare il possesso di gatti come animali da compagnia, anche per tenere sotto controllo la popolazione di ratti. Tuttavia, non è stata intrapresa alcuna azione per combattere il commercio e la direttiva è stata abrogata nel 2020.
Video e foto dell’operazione di chiusura del mattatoio possono essere scaricate QUI
*Il sondaggio online di Nielsen sui cittadini vietnamiti è stato condotto nel settembre 2023 su un campione di 800 persone di età compresa tra i 25 e i 60 anni.
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Contatto: Martina Pluda, Direttrice per l’Italia: mpluda@hsi.org; 3714120885