ROMA—Contrasto dei combattimenti tra animali, in particolare tra cani, e divieto di importazione di trofei di caccia di specie animali minacciate di estinzione: questi i punti principali dei tre emendamenti alla Legge di bilancio 2025 sostenuti da Humane Society International/Europe a prima firma dell’On. Michela Vittoria Brambilla, Presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali; dell’On. Sergio Costa, Vicepresidente della Camera e dello stesso Intergruppo, e dell’On. Susanna Cherchi, membro dell’Intergruppo.
Solo gli emendamenti 82.0180 e 119.03, contenenti disposizioni volte alla “formazione dei Carabinieri” e al “contrasto dei combattimenti tra animali”, sono stati giudicati ammissibili e saranno presi in esame dal Parlamento. I due emendamenti, rispettivamente a firma dei deputati Cherchi, Carmina, Costa, Dell’Olio, Donno e Torto e dei deputati Brambilla, Costa, Longi, Evi e Dalla Chiesa, prendono spunto dal progetto IO NON COMBATTO, ideato da Humane Society International/Europe e Fondazione Cave Canem Onlus con l’obiettivo di contrastare il fenomeno criminoso dei combattimenti tra cani, già vietati in Italia dall’articolo 544 quinquies del codice penale.
Entrambi propongono, nello specifico, lo stanziamento di € 150.000 per la formazione specialistica del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri, e di € 350.000 per coprire i costi di custodia e di riabilitazione psicofisica degli animali sequestrati o confiscati a seguito del loro coinvolgimento nelle suddette attività criminali, nonché affetti da problematiche comportamentali.
Quello del combattimento tra animali, in particolare tra cani, è un fenomeno che risulta spesso associato al traffico di stupefacenti e al gioco d’azzardo, che incide in maniera profondamente negativa sul benessere psicofisico delle specie e delle razze coinvolte—in particolare, gli American Pit Bull Terrier—e che può coinvolgere anche cittadini minorenni, portandoli a sviluppare insensibilità verso la sofferenza degli animali, entusiasmo per la violenza e mancanza di rispetto per la legge.
“La formazione specialistica dei Carabinieri forestali e la riabilitazione psicofisica degli animali sequestrati o confiscati sono due pilastri della politica di contrasto all’odioso reato di organizzazione di combattimenti tra animali, in particolare tra cani. Il terzo è l’aumento delle pene, con estensione della punibilità ai semplici spettatori, previsto dal testo della pdl AC30, di cui sono prima firmataria e relatrice. Mi auguro che sia tenuta nella dovuta considerazione l’esigenza di fermare un’attività non solo pericolosissima e letale per gli animali, vittime innocenti, ma indissolubilmente legata agli stessi gruppi criminali che si arricchiscono con il traffico di droga e il gioco illegale. Quelli che ci proponiamo di finanziare con l’emendamento sono investimenti indispensabili per salvare gli animali e metter fine a queste barbare competizioni, indegne di un Paese civile”, ha dichiarato l’On. Michela Vittoria Brambilla.
Anche l’emendamento 82.0202, giudicato inammissibile per “estraneità di materia”, avrebbe previsto lo stanziamento di fondi da destinare alla formazione e all’addestramento delle Forze di polizia, finalizzati in questo caso “al contrasto del commercio illegale e al controllo del commercio internazionale e della detenzione di specie di fauna e flora minacciate di estinzione”. Tale emendamento, a firma dei deputati Costa, Cherchi, Caramiello, Carmina, Dell’Olio, Donno, Torto, Fontana, L’Abbate, Morfino e Santillo, avrebbe inoltre previsto l’introduzione di un “divieto di importazione, esportazione e ri-esportazione dei trofei di caccia” di specie minacciate di estinzione, accanto a specifiche pene da comminare ai trasgressori.
“Siamo contrariati dalla decisione di inammissibilità sull’emendamento che introduceva il divieto di importazione dei trofei di caccia di specie a rischio estinzione. Purtroppo questo non ci sorprende, visto l’atteggiamento di gran parte della maggioranza verso la tutela degli animali in generale e sul tema in particolare. La nostra battaglia sul tema proseguirà, proveremo a ripresentare l’emendamento alla prima occasione utile. Chiediamo che i partiti di Governo siano disposti ad ascoltarci, anche rispetto alle altre proposte per la tutela degli animali presentate alla Legge di bilancio”, ha dichiarato l’On. Sergio Costa.
Fra il 2013 e il 2022, l’Unione Europea ha importato trofei di caccia provenienti da oltre 27.000 animali appartenenti a specie protette dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES), posizionandosi come il secondo importatore mondiale dopo gli Stati Uniti d’America. L’Italia, nello stesso periodo, ha importato 492 trofei, appartenenti a specie come l’elefante africano, l’orso polare, il rinoceronte nero, il leone e il leopardo.
Con la campagna #NotInMyWorld, HSI/Europe mira a sensibilizzare Governi e aziende sul tema. La pratica della caccia al trofeo non contribuisce né al sostentamento delle comunità locali, cui viene destinata solo un’infinitesima parte delle entrate, né alla conservazione degli ambienti naturali: al contrario, mette a rischio interi ecosistemi, in cui l’equilibrio fra erbivori e carnivori è fondamentale. L’ecoturismo è un’alternativa più sostenibile e più redditizia, capace di generare risorse e posti di lavoro per sostenere la conservazione e l’occupazione locale.
“Abbiamo accolto con grande favore la presentazione, anche a questa Legge di bilancio, di questi emendamenti, da parte di un largo numero di deputati e deputate di differenti partiti, anche di maggioranza”, ha concluso Alessandro Fazzi, Consulente rapporti istituzionali di Humane Society International/Europe. “Per quanto riguarda il fenomeno dei combattimenti tra cani, legato ad altre pratiche criminali come il traffico di stupefacenti e il gioco d’azzardo, esso ha effetti devastanti sia sugli animali coinvolti sia sul tessuto sociale, soprattutto per le giovani generazioni. L’approvazione degli emendamenti che prevedono fondi specifici volti al suo contrasto rappresenterebbe un passo concreto verso la protezione degli animali. Purtroppo, invece, il Presidente della V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione) della Camera dei Deputati ha giudicato inammissibile l’emendamento relativo all’importazione ed esportazione di trofei di caccia di specie animali a rischio estinzione. Siamo delusi, poiché il divieto di importazione ed esportazione dei trofei di caccia di specie minacciate avrebbe rappresentato un segnale forte e necessario per porre fine a pratiche che mettono a rischio l’equilibrio degli ecosistemi e vanificano gli sforzi per la conservazione”.
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Contatti stampa: Elisabetta Scuri, Media & Communications Manager Italy, HSI/Europe: escuri@hsi.org