BRUXELLES—Oggi, in occasione dell’International Endangered Species Day, la giornata dedicata a riportare l’attenzione sulle molte specie minacciate di estinzione, Humane Society International – Europe vuole sottolineare l’impatto deleterio della caccia al trofeo e rilancia la campagna #NotInMyWorld con una nuova immagine evocativa di un leone africano ucciso, imbalsamato e imballato, L’obbiettivo: vietare l’importazione ed esportazione di trofei di caccia.
La campagna #NotInMyWorld mira anche a evidenziare coinvolgimento dell’Unione Europea nell’industria della caccia al trofeo e, di conseguenza, il suo contributo al declino delle specie minacciate, in quanto secondo importatore mondiale di trofei. L’immagine del leone si aggiunge a quella dell’elefante africano e del rinoceronte, quali rappresentanti dei tanti animali minacciati e in via di estinzione che vengono uccisi per divertimento e per vanto dai cacciatori di trofei. HSI/Europe onora questa giornata continuando a lottare per porre fine al coinvolgimento dell’Europa e dell’Italia alla crudele e dannosa uccisione di specie in via di estinzione e sollecita le istituzioni ad intraprendere azioni politiche e legislative per proibire l’importazione e l’esportazione dei trofei di caccia.
Per molti è difficile immaginare che questa industria abbia un forte radicamento nell’Unione Europea e in Italia. Tra il 2014 e il 2020, l’Italia ha importato 437 trofei di caccia provenienti da specie protette a livello internazionale, nonostante un recente sondaggio abbia mostrato che l’86% degli italiani intervistati si oppone alla caccia al trofeo di tutti gli animali selvatici e il 74% è a favore di un divieto di importazione di trofei di caccia in Italia. La campagna #NotInMyWorld ha contribuito a portare l’attenzione di molti cittadini europei su questa problematica. Per mezzo dei nuovi filtri su Instagram e di immagini animate in 3D dei trofei di elefanti, rinoceronti e leoni, gli utenti della piattaforma saranno incoraggiato a condividere la causa sui loro profili social e a chiedere alle istituzioni di agire per salvare queste specie in pericolo, prima che spariscano per sempre.
Martina Pluda, direttrice per l’Italia di HSI/Europe, afferma: “Al centro del mirino dei cacciatori di trofei ci sono animali maestosi che rischiamo di non vedere mai più a causa di pratiche competitive come la caccia al trofeo, il cui unico obbiettivo è far divertire le élite. La conservazione delle specie è uno specchietto per le allodole perché sarebbe decisamente ripugnante ammettere che si prova piacere nell’uccidere animali per hobby, collezionismo e selfie di cattivo gusto. Difronte a una crisi della biodiversità di questa portata e alla chiara indicazione sul volere dei cittadini, è ora che l’Italia e altri paesi europei vietino le importazioni di trofei”.
Negli ultimi mesi e settimane sono state avviate diverse iniziative a livello politico e l’indignazione dell’opinione pubblica in merito all’uccisione di due dei più grandi elefanti del Botswana dimostra la necessità di portarli a compimento:
- Nell’ambito di una richiesta di interdizione provvisoria, l’Alta Corte della Provincia del Capo Occidentale del Sudafrica ha concesso una sospensione nazionale provvisoria per tutto il 2022, delle quote di leopardi, rinoceronti neri ed elefanti cacciabili ed esportabili come trofei, fissate dal Ministero sudafricano per le foreste, la pesca e l’ambiente.
- Il Comitato etico dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha invitato il Governo tedesco a porre fine alle importazioni di trofei di caccia, per motivi etici, ecologici e legali. Successivamente, la Ministra dell’Ambiente Steffi Lemke ha annunciato l’intenzione di limitare l’importazione in Germania di trofei di caccia ottenuti da specie protette.
- Il Parlamento federale belga ha approvato all’unanimità una risoluzione che chiede al Governo di sospendere immediatamente l’autorizzazione all’importazione di trofei di specie protette.
- In Italia è stata presentata alla Camera dei Deputati la prima proposta di legge per vietare l’importazione e l’esportazione di trofei di specie protette.
- L’Associazione parlamentare spagnola per la difesa dei diritti degli animali ha presentato una proposta di risoluzione per vietare l’importazione e l’esportazione di trofei di caccia di specie protette.
- Il Regno Unito si è impegnato ad adottare una delle policy più severe al mondo, vietando l’importazione di trofei di caccia di oltre 7.000 specie protette.
Prima di questi sviluppi, i Paesi Bassi e la Francia avevano aperto la strada a questo cambio di paradigma in Europa. Nel 2015 la Francia ha vietato l’importazione di trofei di caccia di leone. Nello stesso anno, il Governo olandese ha adottato la decisione di vietare l’importazione di trofei di oltre 200 specie, entrata in vigore nel 2016.
Sebbene l’azione degli Stati Membri come l’Italia sia fondamentale per il raggiungimento di questi obiettivi, HSI/Europe esorta la Commissione Europea ad assumere responsabilità e leadership, seguendo un approccio unificato per limitare l’importazione nell’UE di trofei di specie a rischio di estinzione.
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Contatti: Eva-Maria Heinen, communications & PR manager Italia: emheinen.hsi@gmail.com