ROMA—Contrasto al randagismo, tutela della fauna selvatica, stop all’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli, protezione degli animali allevati a fini alimentari, superamento della sperimentazione animale e tutela degli animali nel nostro sistema giuridico e istituzionale-amministrativo. Questi i sei principali macro-temi attorno ai quali si concentrano le proposte delle associazioni animaliste firmatarie del manifesto “Anche gli animali votano“, un programma per le elezioni politiche 2022 indirizzato a partiti, candidati Premier e candidati al Parlamento che si fonda sul principio della protezione e della tutela degli animali. Le associazioni animaliste nazionali e internazionali Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, CIWF Italia, ENPA, Essere Animali, Humane Society International/Europe, LAC, LAV, LEIDAA, LNDC Animal Protection, OIPA e Save the Dogs and Other Animals, ciascuna nel rispetto della diversità dei propri fini statutari*, chiedono ai protagonisti delle prossime elezioni del 25 settembre 2022 l’impegno alla concreta attuazione del Principio fondamentale costituzionale della tutela degli animali, della biodiversità, dell’ambiente e degli ecosistemi entrato in vigore il 9 marzo scorso, mediante la realizzazione di una serie di punti programmatici per la prossima Legislatura.
“Le gravi crisi climatica, pandemica ed economica – affermano le Associazioni – derivano anche dallo sfruttamento e maltrattamento degli animali. Inoltre, gli incendi, il caldo e la siccità senza precedenti hanno avuto gravissime conseguenze sulla fauna selvatica e sugli habitat. Gli effetti sono davanti agli occhi di chiunque voglia vedere. Oggi più che mai sono necessari atti importanti da parte del Parlamento e del Governo sia in sede nazionale che europea e internazionale. La necessità del rispetto per gli animali assume ormai da tempo un ruolo centrale per gran parte dell’opinione pubblica, come testimoniano tutti i sondaggi. Pertanto, i temi della campagna elettorale, come sicurezza, lavoro, immigrazione, salute, spesa pubblica, scuola, ricerca, famiglia, legalità, devono avere una declinazione anche nella tutela degli animali”.
Tra le richieste afferenti ai sei macro-temi:
- Introduzione di sanzioni più efficaci nel Codice penale per il contrasto ai maltrattamenti e agli altri reati, realizzazione e sostegno di strutture di accoglienza degli animali salvati e l’istituzione di un Garante nazionale dei diritti degli animali.
- Piena applicazione e rafforzamento della normativa sulla prevenzione del randagismo e incentivazione della sterilizzazione di cani e gatti anche di proprietà, e riduzione dell’aliquota IVA su cibo per animali e prestazioni veterinarie.
- Tutela degli animali selvatici attraverso il pieno esercizio da parte dello Stato dei poteri in materia di tutela della fauna selvatica, l’abolizione delle importazioni di trofei di caccia e l’incremento delle aree protette.
- Attuazione della Legge-delega approvata dal Parlamento nel luglio scorso per il superamento dell’uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti estendendolo ai delfinari, e stop all’uso degli animali nelle feste locali, palii, carrozzelle;
- Il sostegno al divieto europeo dell’utilizzo delle gabbie nell’allevamento, attuazione dello stop previsto dalla Legge di delegazione europea alla triturazione dei pulcini e la promozione delle scelte alimentari vegetali;
- Superamento della sperimentazione animale, investendo nella prevenzione delle malattie e nella ricerca scientifica “human based” con la destinazione del 50% dei fondi pubblici.
*Le richieste contenute in questo manifesto sono state elaborate da associazioni indipendenti e in alcuni casi, tra di esse, vi sono divergenze nei contenuti e nei propri fini statutari. Racchiudono un punto di incontro comune alle organizzazioni aderenti e si riferiscono all’attività svolta sul territorio nazionale, senza esprimere necessariamente la posizione delle organizzazioni sul piano internazionale.
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Contatto: Martina Pluda, direttrice per l’Italia: mpluda@hsi.org; 3714120885