BRUXELLES—Oggi il Parlamento belga ha compiuto un passo significativo contro l’importazione e il commercio di trofei di animali, votando all’unanimità una risoluzione che esorta il governo a sospendere immediatamente l’autorizzazione all’importazione di trofei di alcune specie minacciate e in via di estinzione. Tra queste ci sono il rinoceronte, l’elefante africano, il leone, l’orso polare e la pecora argali, che sono elencate nell’allegato A del regolamento dell’UE sul commercio di piante e animali. La delibera comprende anche alcune specie animali elencate nell’allegato B del medesimo regolamento.
Kris Verduyckt (Vooruit, socialisti fiamminghi), Melissa Depraetere (Vooruit, socialisti fiamminghi) e Mélissa Hanus (PS, socialisti francofoni), che avevano originariamente presentato una proposta legislativa per vietare l’importazione di trofei di caccia nel 2020, hanno esultato per il risultato grazie ai loro sforzi. Verduyckt ha dichiarato: “Concretamente ciò significa che, in base a questa decisione, il Ministro Zakia Khattabi [Ministro del Clima, dell’Ambiente, dello Sviluppo Sostenibile e del Green Deal del Belgio] ora può fermare il rilascio di licenze di importazione. I suoi colleghi di partito hanno già dichiarato in Commissione Energia, Clima e Ambiente che ciò accadrà presto. Spero che altri paesi ora seguano l’esempio e presto sia approvato un divieto totale a livello europeo”.
Humane Society International – Europe elogia il Parlamento federale belga per i suoi sforzi volti a proteggere la biodiversità e le specie minacciate e in via di estinzione. Ruud Tombrock, Direttore esecutivo di HSI/Europe, ha dichiarato: “La caccia al trofeo non ha posto nella società moderna. Con questa decisione del Parlamento belga, compiamo un passo in avanti verso la fine di questa forma di caccia inutile e crudele di specie sull’orlo dell’estinzione, che non devono essere uccise per diventare un trofeo. Vorremmo ringraziare tutti coloro che sono stati coinvolti in questi sforzi critici, in particolare il principale sostenitore di tale iniziativa, il parlamentare Kris Verduyckt”.
La risoluzione è in linea con l’opinione pubblica in Belgio. Il paese ha alcuni dei più alti livelli di opposizione alla caccia ai trofei tra gli Stati membri dell’UE. Secondo i risultati di un sondaggio di Ipsos commissionato da HSI/Europe, il 91% dei belgi si oppone alla caccia ai trofei e l’88% sostiene il divieto di importare qualsiasi tipo di trofeo di caccia.
Il Belgio non è il primo paese ad agire per fermare il suo coinvolgimento in questa pratica anacronistica e crudele, che mette in pericolo la sopravvivenza di molte specie selvatiche. Alcuni paesi vicini si sono già impegnati per fermare l’importazione di trofei di caccia:
- I Paesi Bassi hanno vietato i trofei di oltre 200 specie nel 2016.
- La Francia ha vietato l’importazione di trofei di leoni nel 2015.
- Nel marzo 2022, l’Associazione parlamentare spagnola per la difesa dei diritti degli animali ha ospitato un gruppo di esperti al Congresso dei Deputati, dal titolo “Vietiamo l’importazione di trofei di caccia di specie minacciate”, in cui è stata presentata una mozione per vietare l’importazione di trofei di specie protette.
- Gli Onorevoli Vittorio Ferraresi e Francesca Flati (M5S) hanno presentato alla Camera dei Deputati italiana la prima proposta di legge per vietare l’importazione e l’esportazione di trofei di caccia di specie protette.
- I membri del parlamento finlandese hanno presentato una mozione contenente una proposta di divieto.
- La Svizzera e il Regno Unito si sono impegnati a fermare le importazioni di trofei di caccia di specie protette. La politica proposta nel Regno Unito, laddove approvata, risulterebbe il divieto più severo rispetto all’importazione di trofei di caccia.
Alcune di queste iniziative seguono la pubblicazione nel 2021 del rapporto di HSI/Europe, I numeri della caccia al trofeo: Il ruolo dell’Unione europea nella caccia al trofeo a livello mondial, che evidenzia il contributo dell’Unione Europea nell’ambito dell’industria della caccia al trofeo come secondo importatore mondiale di trofei dopo gli Stati Uniti. Dal 2014 al 2018, l’UE ha importato quasi 15.000 trofei di caccia – otto al giorno – di 73 specie protette a livello internazionale. In questi cinque anni, il numero di trofei importati nell’UE è aumentato del 40%.
Nel 2019 e nel 2020, nonostante l’impatto del COVID-19, i cacciatori di trofei europei sono comunque riusciti a viaggiare e importare oltre 5.700 trofei di specie elencate dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES).
La caccia ai trofei, un “passatempo” coloniale che celebra l’uccisione di animali selvatici per puro vanto, è incompatibile con gli obiettivi per la tutela della biodiversità della Commissione Europea e con l’opinione pubblica dell’UE. Secondo i risultati di un sondaggio commissionato da HSI/Europe e condotto nel 2021 in cinque Stati membri dell’UE da Savanta ComRes, oltre l’80% degli intervistati si oppone alla caccia ai trofei.
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