Legge di Bilancio 2023: segnalato emendamento per reprimere i combattimenti tra animali, non ammesso quello per vietare import/export di trofei di caccia, assenti fondi per la transizione cage-free

HSI/Europe esorta una presa di responsabilità da parte del Governo italiano su tutti i temi animali

Humane Society International


HSI

ROMA—Due emendamenti alla Legge di Bilancio 2023, sostenuti da Humane Society International/Europe, sono stati presentati dall’On. Michela Vittoria Brambilla (Gruppo Misto) a nome dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali. Solo il primo emendamento che riguarda i combattimenti tra animali sarà oggetto di discussione nell’ambito dell’iter di approvazione della Legge di Bilancio. Invece, nessuna possibilità è stata data al secondo emendamento che mira a bloccare l’importazione di trofei di caccia in Italia. Delusione per l’assenza, all’interno dell’intera Legge di Bilancio, di fondi per la transizione cage-free per gli animali allevati a fini alimentari.

HSI/Europe accoglie con favore la segnalazione dell’emendamento 114.02 contenente “disposizioni in materia di spese di custodia di animali impiegati nei combattimenti e affetti da problematiche comportamentali” che passerà ora alla discussione in Aula, prima alla Camera dei Deputati e poi al Senato della Repubblica. L’emendamento, inspirato dal progetto IO NON COMBATTO, lanciato da HSI/Europe e dalla Fondazione CAVE CANEM per la repressione e la prevenzione del fenomeno criminoso dei combattimenti tra animali, già vietati dall’articolo 544-quinquies del codice penale, prevede lo stanziamento di €150.000 per la formazione tecnica e pratica specialistica del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell’Arma dei carabinieri, e di €350.000 per coprire i costi di custodia e di recupero comportamentale derivanti dal sequestro e dalla confisca di animali impiegati in tali attività criminali, nonché di animali affetti da problematiche comportamentali.

HSI/Europe, che dal 2020 con la campagna #NotInMyWorld, si batte per fermare il coinvolgimento dell’Italia nella caccia al trofeo, consta con dispiacere che, invece, l’emendamento 114.012 sulla “formazione e addestramento delle forze di polizia finalizzati al contrasto del commercio illegale e al controllo del commercio internazionale e della detenzione di specie di fauna e flora minacciati di estinzione e divieto di importazione, esportazione, e ri-esportazione dei trofei di caccia” è stato dichiarato inammissibile dalla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. L’emendamento prevedeva non solo suddetto divieto per tutte le specie protette ai sensi della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES), ma anche specifiche pene per la violazione e la confisca dei trofei, nonché lo stanziamento di fondi per la formazione delle forze di polizia, finalizzata al contrasto del commercio illegale e al controllo del commercio internazionale e della detenzione di dette specie.

Infine, tra le grandi tematiche completamente assenti nella Legge di Bilancio, HSI/Europe, quale membro della Coalizione End the Cage Age, sottolinea la mancanza di previsioni riguardanti la transizione ad allevamenti cage-free, per la quale non è stato stanziato neanche un euro. Tra galline ovaiole, scrofe, conigli, quaglie e vitelli, sono ben 40 milioni gli animali allevati in gabbia ogni anno in Italia. L’Iniziativa dei Cittadini Europei “End the Cage Age” ha raccolto il consenso di oltre 1,4 milioni di cittadini UE, che hanno chiesto di vedere la fine dell’era delle gabbie in Europa. Si tratta di una transizione fattibile, oltre che doverosa e non più rinviabile. Il Governo italiano può e deve fare la differenza, puntando a un cambio di passo a livello nazionale, che faccia primeggiare l’Italia con politiche economiche mirate al sostegno di tale necessaria evoluzione.

Martina Pluda, Direttrice per l’Italia di HSI/Europe ha commentato: “La formazione delle Forze di polizia è l’arma migliore per fermare i criminali che ancora si divertono e arricchiscono scommettendo sulla pelle di poveri cani, la cui vita può migliorare se al sequestro da una situazione di abuso segue un percorso di recupero comportamentale. I fondi proposti dall’emendamento ispirato dal progetto IO NON COMBATTO sono essenziali per dare a questi cani una seconda chance e una vita degna, lontana dai combattimenti e fuori dal canile. Siamo invece delusi dall’impossibilità di portare avanti un divieto di importazione dei trofei di caccia. Avrebbe rappresentato un atto di responsabilità da parte dell’Italia nei confronti della fauna selvatica e un allineamento rispetto alla richiesta del Parlamento Europeo alla Commissione di intraprendere azioni urgenti per proibire l’importazione di trofei di caccia derivati da specie elencate dalla CITES. Inoltre, l’Italia avrebbe potuto unirsi ad altri Paesi europei nella regolamentazione del commercio di trofei di specie a rischio, attesa da tempo. Infine, dispiace constatare che il Governo non abbia ritenuto attuale e opportuno sostenere la transizione verso sistemi di allevamento cage-free, Nel 2023 la Commissione Europea presenterà la propria proposta legislativa per eliminare progressivamente le gabbie dagli allevamenti europei ed è meglio che l’Italia non si faccia cogliere impreparata nel sostenere questo inevitabile e debito passo in avanti. In generale serve maggiore responsabilità e sensibilità da parte del Governo su TUTTI i temi animali: sia che si tratti di cani, che di fauna selvatica e animali allevati a fini alimentari. Ringrazio l’On. Brambilla per l’instancabile sforzo su tutti i fronti!”

FINE

Contatto: Martina Pluda, direttrice per l’Italia : mpluda@hsi.org; 3714120885

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