ROMA—Oggi il governo svedese ha annunciato che sospenderà l’allevamento di visoni destinati alla produzione di pellicce per tutto il 2021, per prevenire un’ulteriore diffusione del virus SARS-CoV-2 che finora è stato rilevato in 13 allevamenti di visoni svedesi. In Svezia si trovano circa 40 allevamenti di visoni e nel 2020 questo settore ha prodotto circa 500.000 pelli di visone.
Humane Society International, attiva a livello globale per porre fine al commercio di pellicce, accoglie con favore la notizia ma incoraggia la Svezia a porre fine definitivamente all’allevamento di animali da pelliccia, nell’interesse degli animali e della salute pubblica. Secondo le dichiarazioni rilasciate dal governo svedese, i riproduttori non saranno infatti abbattuti.
La Svezia non è l’unico paese a sospendere temporaneamente l’allevamento di animali da pelliccia: a novembre 2020, il Ministro della Salute italiano, Roberto Speranza, ha emesso un’ordinanza per sospendere l’allevamento di visoni fino al 28 febbraio 2021. Poiché questa scadenza è ormai prossima, HSI chiede anche all’Italia di rendere tale sospensione permanente, emanando un divieto definitivo.
A gennaio, HSI ha pubblicato un white paper scientifico che evidenzia il legame tra l’allevamento di animali da pelliccia, lo scarso benessere degli animali e le malattie zoonotiche infettive.
Joanna Swabe, Direttrice delle Relazioni Istituzionali per HSI/Europe, ha dichiarato: “Mentre accogliamo favorevolmente la decisione del governo svedese di sospendere l’allevamento di visoni, lo incoraggiamo a porre fine in modo permanente a questa industria crudele e pericolosa. Il confinamento di milioni di animali in piccole gabbie metalliche per la produzione di pellicce causa terribili sofferenze e, come hanno concluso diversi scienziati, può rappresentare un rischio reale per la salute pubblica, quale potenziale serbatoio del virus SARS-CoV-2. Le autorità svedesi hanno anche riconosciuto che le misure di biosicurezza adottate finora si sono rivelate insufficienti. La Svezia ha fatto un passo importante, ma ora deve dare la priorità alla salute pubblica e al benessere animale. Chiediamo inoltre a tutti gli Stati Membri che ancora permettono l’allevamento di animali da pelliccia di vietarli”.
Martina Pluda, Direttrice per l’Italia di HSI, ha dichiarato: “Se a marzo il governo italiano consentirà la ripresa delle attività degli allevamenti di visoni in Italia, metterà gli interessi commerciali di questa industria prima della salute pubblica. Questo è inaccettabile. Il fatto che gli allevamenti di animali da pelliccia tengano un numero elevato di animali in situazioni di scarsissimo benessere, in cui la malattia può facilmente diffondersi, presenta le condizioni ideali per renderli delle vere e proprie fabbriche di virus e tutto questo per un prodotto frivolo, di cui nessuno ha bisogno. L’unico provvedimento utile e necessario per tutelare gli animali e le persone è il definitivo divieto d’allevamento di animali da pelliccia. Incoraggiamo l’Italia a seguire l’esempio di molti altri paesi europei”.
DATI:
- Si stima che 53 milioni di visoni vengano allevati per la loro pelliccia in più di 20 paesi in tutto il mondo. I primi tre per numero di animali allevati sono in Europa (dati del 2018): Danimarca (17,6 milioni di visoni), Polonia (5 milioni di visoni) e Paesi Bassi (4,5 milioni di visoni). Nel 2019 la Cina ha allevato 11,6 milioni di visoni, dato in calo rispetto ai 20,6 milioni di visoni del 2018.
- Otto Stati Membri dell’UE hanno ufficialmente identificato visoni positivi al virus negli allevamenti: Danimarca (290 strutture), Francia (1 struttura), Grecia (21 strutture), Italia (1 struttura), Lituania (2 strutture), Paesi Bassi (70 strutture), Spagna (3 strutture), Svezia (13 strutture). Sono stati confermati casi anche negli Stati Uniti e in Canada.
- L’allevamento di pellicce è vietato nel Regno Unito dal 2003, ed è proibito e/o è in fase di dismissione in numerose nazioni europee come l’Austria, il Belgio, la Bosnia-Erzegovina, la Repubblica Ceca, la Croazia, la Macedonia, i Paesi Bassi, la Norvegia, il Lussemburgo, la Serbia, la Slovacchia, la Slovenia e l’Ungheria. Più recentemente il governo irlandese si è impegnato a porre fine all’allevamento di animali da pelliccia e la Francia farà lo stesso entro il 2025.
- Anche la Bulgaria, l’Estonia, la Lituania, il Montenegro, la Polonia e l’Ucraina stanno attualmente considerando di vietare gli allevamenti di animali da pelliccia e in Finlandia il partito di maggioranza ha recentemente annunciato il suo sostegno ad un divieto.
- Negli Stati Uniti, la California è diventata il primo stato americano a vietare la vendita di pellicce nel 2019, in seguito a divieti simili in città come Los Angeles, San Francisco, Berkeley e West Hollywood.
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Contatto: Martina Pluda: Direttrice per l’Italia – mpluda@hsi.org; 3714120885